martedì 13 novembre 2012

RetroGaming Mon Amour!

Sono le 14:06 e dopo un'intera mattina di studio intenso e una piadina con cotto e maionese per pranzo, posso finalmente godermi un po' di pausa.
E' passata una settimana dall'esame di Java e ancora non sono usciti i risultati, ma nel frattempo io vado avanti a studiare "progettazione di classi con membri statici". Le gioie della vita.

Stamattina è stato pubblicato su Game's Princess il mio nuovo articolo, che inaugura la sezione dedicata al retrogaming: l'articolo parla di Pitfall!, se non sapete cos'è tornate indietro di qualche post e lo scoprirete. ;-)

Certo, ho una PS3 e una Wii, ma a volte i titoli di oggi sono così...stancanti. Sembrano più dei film che dei videogames. Il tempo di gioco vero e proprio sarà ridotto al 30%.
E per quanto possa amare Resident Evil 4, 5 e 6, niente è meglio di un buon vecchio gioco 8 bit su Atari 2600.

Cercando il materiale per l'articolo, mi sono imbattuta in un'interessante intervista a David Crane, l'ideatore di Pitfall!. Vi riporto uno spezzone:
<<Perchè cosi tante persone perseverano a giocare titoli classici?
Alcuni giocatori sicuramente giocano questi titoli perchè gli ricordano un periodo della loro vita. In generale però io credo che vengano giocati perchè sono un modo perfetto per spendere brevi minuti divertendosi. Non potete ottenere questo dai complicatissimi giochi delle next generations. (...)
Dal momento in cui il videogioco si è evoluto, la complessità si è sostituita alla creatività. E' un peccato che oggi non possiate neppure iniziare una partita se non sapete di avere svariate ore a disposizione per giocare. (...)
L'obiettivo della grafica digitale è di "renderizzare il reale" fino a quando sarà indistinguibile dalla realtà. Ma dalla mia prospettiva storica, mi sento costretto a precisare che la tecnologia non rende un gioco o un sistema di gioco più divertente.>>

Parole sacre amico!





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