martedì 25 settembre 2012

i 10 migliori retro-game di tutti tempi

Sì, sono una a cui piace stare al centro dell'attenzione. 
[Maddai, non l'avrei mai detto, con tutti quei disegni che ti porti addosso!?]

Proprio a causa di questa mia caratteristica, mi sono resa conto che ultimamente questo blog era andato un po' fuori tema. Non scordatevi che si chiama Geek! (ma non troppo).
Quindi, torniamo in carreggiata. Oggi sono qui per stilare una classifica, e scommetto che diventerà famosa come il decalogo di Wiwa.
Ogni bloggHer che si rispetti ha la sua top ten: "le 10 cose da fare prima di morire", "le 10 cose da fare prima di andare in bagno", eccetera eccetera.
Quindi, dal momento che anch'io, facendo come un Napoleone 2.0, mi sono autoincoronata vip blogger, ho fatto la mia classifica. 
La classifica dei videogame più fichi della storia!
Partendo dalla fine, vediamo chi ho messo al decimo posto:

10- 3d pinball space cadet - Cinematronics
Ehi, cosa dicono quelle vocine là in fondo? "Ma questo non è un vero videogame!"
Non lo è? Forse per voi 13enni che siete abituati a vedere sangue da ogni parte grazie a giochi come Call of Duty. Beh, mi dispiace deludervi ma in questa classifica ci sarà poco pane per i vostri denti (a parte ovviamente qualche titolone che non si poteva non mettere).
Ci sono affezionata perchè mio nonno mi regalò il mio primo computer alle elementari, lo tenevo in sala da pranzo, e ricordo che cenavo in fretta per poi accenderlo e andare subito a giocare con questo fantastico flipper che girava su Win95. I suoni poi erano davvero uno spettacolo.

 9- Frog and Flies - Mattel (!) - Atari2600

Quando ho letto su wikipedia che era della Mattel non ci volevo credere. Quelli della Barbie (ho sempre detestato le bamboline) per una volta c'avevano azzaccato.
Scopo del gioco: saltare da una foglia all'altra ingurgitando il più alto numero possibile di mosche. Lo stagno poi come potete vedere sotto è estremamente realistico. ;-)


8- Pitfall - Activision - Atari2600
4 milioni di copie vendute. Non male, per un gioco dell'82.
Non ero ancora nata a quel tempo, ma nonno ai tempi dell'asilo mi regalò prontamente un'Atari 2600Jr (remake della versione del '77) e fu così che inizai a guidare il povero Harry tra serpenti, sabbie mobili e coccodrilli, senza però mai arrivare alla fine. Adesso siamo nel 2012, e ho ancora l'Atari attaccata alla tv insieme alla Ps3 e alla Wii. Non mi sono arresa.



7- Mortal Kombat Trilogy - Midway Games - N64
Come potersi dimenticare le fatality, le brutality, o le mitiche babality?

La storia era un intreccio alla beautiful, ma tanto l'importante era solo combattere. 
 I personaggi che usavo di solito erano SubZero e Kitana, forse in quel periodo il mio colore preferito era già l'azzurro.
Chi non ha ancora visto il film di Mortal Kombat?!!?


6- Fifa 98 -  Electronics Arts - N64
Quando i Blur attaccavano a suonare "Song 2" ti sentivi improvvisamente imbattibile. Sarà stato per quello che vincevo spesso 10 a 0. Di solito prendevo il Brasile o il Milan, e adoravo giocare indoor.



5- Yakuza - Sega - PS2
Kazuma Kiryu è il nuovo Robin Hood. E' bellissimo, e non lo dico sono perchè è super tatuato, ma perchè (nonostante il suo passato da yakuza) ha anche un gran cuore.
Per chi adora il Giappone come me e spera un giorno di andarci, questo è il gioco perfetto.
Ti fa conoscere perfino le più piccole viuzze di Tokyo.
Mi sono divertita non tanto nel dare cazzotti a destra e manca, quanto nel cercare gli oggetti sbrilluccicosi in giro per le strade (che potevano essere armi utili, ma anche cibo per gatti!). Ovviamente quando tornavo nella realtà e uscivo di casa mi veniva ancora da guardare per terra.
[Si vocifera che nel nuovo Yakuza 5 sarà incluso nei mini giochi una versiona completa di Virtua Fighter 2. ] 




4- Yoshi's story - Nintendo - N64
Tenerissimo platform, sviluppato dal "Yoshi's Island team", diretto da Hideki Konno e prodotto da Takashi Tezuka.


Yoshi è davvero buffo e adora la frutta, in particolare i meloni. Sebbene la grafica non sia in 3d come quella di Super Mario 64, i suoi colori brillanti sono un piacere per gli occhi.
Surprise!! (http://www.mariowiki.com/Surprise!!) era il mio livello preferito.


3- Puzzle Bobble - Taito

Questo gioco per me rappresenta l'estate. Quando ero piccola andavo ogni anno in vacanza a Rosignano Solvay, dove i miei nonni avevano una casa vicina al mare. Lo stabilimento balneare si chiamava "Bagni Liana", e al bar, accanto al biliardino, c'era il cabinato di questo gioco. Non potete nemmeno immaginare quanti pezzi da 500 lire ci ho infilato. Ma sono riuscita anche a finirlo, solo con due gettoni! Ero diventata un mostro, ricordo che si riunivano tutti intorno a me e alla mia amica Alice per vederci giocare. Quando passavi alla prima l'ottavo livello ti sentivi un dio. E per me passarlo era una cosa normale, modestie a parte. :-)


2- Resident Evil 3: Nemesis - Capcom - PS
Non sono mai riuscita a giocare ad un RE da sola. Ho sempre bisogno di qualcuno accanto, anche se sono a casa in pieno giorno, altrimenti me la faccio addosso.
Questo 3° capitolo poi mi metteva veramente ansia. Un buon 90% del gioco consisteva nel fuggire da Nemesis, immortale mostro monovocalico ("S.T.A.R.S!") che, nonostante apparisse ogni circa 30 secondi, non annoiava mai con la sua presenza.

{Ultimamente i RE mi sono un po' peggiorati... Dal 4° in poi hanno perso lo stampo surival horror che li caratterizzava, ma ad ottobre uscirà il nuovo sesto capitolo, incrociamo le dita!}

1- Super Mario 64 - Nintendo - N64 
Chi altro poteva esserci in prima posizione se non il mitico idraulico?
Si potrebbe scrivere un libro su questo gioco.
Da piccola (parliamo sempre di elementari), ero un maschiaccio a cui piaceva molto uscire per andare a giocare a calcio/macchinine/skate. Ma questo gioco, il Re dei platform, riusciva a tenermi in casa per ore. La notte addirittura, e non sto scherzando, sognavo di fare come Mario e di entrare attraverso i quadri appesi alle pareti in mondi fantastici. Indimenticabili i sottofondi sonori, soprattutto quelli della Baia Pirata, del Cammino Arcobaleno e ovviamente della sfide finali con Bowser.


E finalmente la mia classifica è giunta al termine. Mi ha preso tanto tempo ma ne è valsa la pena.


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lunedì 24 settembre 2012

Ognuno ha quel che si merita.

Bel titolo, vero?
Suona un po' come un vecchio proverbio, tipo "rosso di sera, bel tempo si spera".
E, dal momento che tutti i proverbi hanno validità scientifica, ovviamente ciò vale anche per il mio titolo.

A parte gli scherzi, non crediate che mi sia fatta prendere troppo dalla filosofia buddista.
Ma più mi guardo intorno e più ci vedo chiaro. Cose che fino a nemmeno troppo tempo fa mi facevano soffrire, adesso mi fanno sorridere. 
Potevo anche chiamarlo "la ruota gira per tutti" questo post, ma non sarebbe stato esatto.
La ruota gira, ma deve fermarsi dove VOI volete che si fermi. Non girerà all'infinito, e se non la fermerete prima voi, si fermerà dove cacchio gli pare. Potrebbe fermarsi in un punto bello, o in un punto brutto. Ma poco importa, quel punto non l'avete scelto voi, e quindi anche quello che sembra un punto bello, prima o poi diverrà inesorabilmente brutto. 
Ognuno ha quel che si merita. Se avete fermato la ruota, bravi. Se non l'avete fermata e adesso non siete felici nè soddisfatti della vostra vita, è colpa vostra. 
Non vi ricordate d'aver trovato su quel vecchio libro di storia (capitolo rinascimento) tanti anni fa, qualche frasina tipo "l'uomo è artefice del proprio destino"?
Bene, prendete coraggio e mettetela in pratica, it's never too late. ;-)

Beh, discorso a parte va fatto per un particolare tipo di persone, quelle che si ACCONTENTANO. Dio quanto odio questa parola, mi fa proprio schifo.
Peggio ancora sono quelli che si accontentano senza accorgersene. Credono di essere felici, fanno addirittura gli sboroni, non si rendono conto di essere ridicoli. Non so se per queste persone esiste una medicina. Come si può andar fieri della propria miseria (spirituale)?
Perchè sono così cattiva? Ahimè, di persone del genere ne ho conosciute tante nella mia vita, donando spesso loro anche troppo affetto. Ma adesso li guardo e li vedo piccoli piccoli.... sarà che sono arrivata troppo in alto :-)

Ve l'avevo detto che non riuscivo a essere buddista fino in fondo.

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venerdì 21 settembre 2012

Flusso di coscienza

Volevo scrivere ieri, ma so che se l'avessi fatto sarebbe venuto fuori un polpettone pieno di rabbia e bassa ironia. 
Sarà colpa del ciclo in arrivo. O forse delle cimici settembrine che come-ne-scaccio-una-di-casa-ne-entra-un'altra.
Sì, sono ancora un po' nervosa ed arrabbiata, si vede dalle cavolate che scrivo.
Come mai noi donne dobbiamo essere sempre in costante competizione? Ora capisco perchè son nata maschiaccio.
Che poi, sono sempre le persone che si riempiono la bocca di paroloni come rispetto e lealtà ad essere le più deficienti. Nel senso latino del termine, ovviamente.

Invece, riallacciandomi al vecchio post, un'altra cosa che ho finalmente imparato dopo tanto tempo è che spesso le parole non servono. Nemmeno le parole più belle come "ti amo".
I fatti parlano da soli. Vecchio detto mai compreso tanto quanto adesso.

Un'altro passo del decalogo di wiwa (ormai famosissimo!) riguardava la fiducia.
Writer's block.
Scherzo.
Forse no.

 Beh, diciamo che anche sulla fiducia ci sto ancora lavorando. Non mi è MAI riuscito darla in passato. (la fiducia! che cacchio!)
Adesso ci sto provando, ma non nascondo che è molto difficile per tipe come me.
Soprattutto quando in passato hai avuto ex che ti tradivano con delle commessine senzacervello con cui andavi in classe alle medie e che non sapevano nemmeno che lettera veniva dopo la b. Sì, Giada, parlo di te.
[non ho mai avuto problemi nel fare nomi, glielo sputerei anche in faccia, ma non credo capirebbe ugualmente, il suo cervello è talmente piccolo che non c'entrano più di due parole alla volta.]
Tornando al presente, la sola cosa che mi aiuta è il fatto che stavolta sono sicura al 100% di donare la mia fiducia ad una persona che se la merita davvero. 
Thomas è la persona più bella che abbia mai incontrato in vita mia.








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mercoledì 19 settembre 2012

Novità dal pianeta Wiwa

Passano i mesi, più mi dico di stare "lontana dalle scene" del web e più mi manca bloggare...
Se ripenso al windows live space che avevo a 18 anni mi vengono i brividi...quello sì che era un diario (per niente) segreto.
Ma, ahimè, erano altri tempi. Adesso di anni ne ho 25 e sono troppo vecchia per scrivere di serate in discoteca e balli fino all'alba.
Come ho fatto a ritrovarmi ammogliata e accasata in così poco tempo? Non ne ho la più pallida idea, ma sostanzialmente sono felice, è questo che conta.
Sono felice anche se la sera alle 22 non esco più ma mi ritrovo nel lettone (accanto all'uomo della mia vita *-*) a guardarmi Carrie Bradshaw e a rimembrare i tempi andati, quando anch'io ero come lei (anzi, forse la mia vita era anche più avventurosa).
Adesso si sotterra l'ascia di guerra, si attaccano le scarpette al chiodo (alla faccia di chi danza l'ha appena iniziata) e piano piano ci si riscopre...adulte. Con altri bisogni. Con altre responsablità. Ma anche con un'altra forza.
Mi viene in mente la canzone di Noemi.

[Credo proprio che questo sarà un luungo post.]

In questi mesi sono successe molte cose, che sono ovviamente collegate tra loro.
- Sono finalmente guarita. Posso dirlo?  Ma sì, GUARITA.
Niente più attacchi di panico, niente più Tavor per me. Assolutamente incredibile.
- Una media universitaria da far paura. Al liceo ero veramente troppo chiacchierona (e pigra) per studiare. Facevo solo il minimo indispensabile. Il corso di laurea triennale è stato su per giù uguale. Ma, concedetemelo per una volta, adesso vado forte. Forse perchè ho trovato materie che davvero mi piacciono. Ho scoperto che amo, adoro studiare. 
Se mi sentissero le mie vecchie compagne di banco al liceo (Kate, Chia <3) mi misurerebbero la febbre molto probabilmente.

Percezione dell'esperienza digitale: 30
Seminario di cultura digitale: 30 e lode
Grafica 3d per i beni culturali: 28
Sociologia dei nuovi media: 26
Fenomenologia delle arti digitali: 30
Teorie della video arte: 30
Storia della tv, del cinema e del video: 30 e lode
Linguistica Italiana II: 29
Comunicazione e processi di formazione: 28

Tra 4 esami avrò finito anche la specialistica. Fuck yeah.

Poco più di un anno fa il mio amatissimo fidanzato aveva appeso alla porta di camera un foglio per me, da leggere ogni mattina: il decalogo di Wiwa (no, non mi chiama così nell'intimità).
Tra le altre cose, diceva:
fidarsi delle persone, studiare almeno 2 ore al giorno (niente facebook!), non stressare i dottori (sì, ho avuto un passato da ipocondriaca. una cosa ovvia per chi soffre di attacchi di panico), pulire casa ogni giorno (non vi nascondo che ho ancora delle difficoltà sulle mie nuove mansioni da casalinga disperata...).
Sto ancora lavorando su molte cose. Ma la cosa più bella che ho raggiunto è stata la scomparsa del senso di colpa. Mi aveva sempre afflitto, in ogni tipo di relazione: sentimentale, familiare.
Oggi finalmente ho scoperto che semplicemente non deve esistere: non possiamo sentirci in colpa per per quello che si pensa, per le decisioni che prendiamo. In poche parole, per quello che si è.

Volevo scrivere ancora, ma è tardi e devo preparare il risotto allo zafferano per cena.




















































































































































































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